Seimilioniottocentosessantaseimila. È il numero dei single che vivono nel nostro Paese, secondo i dati diffusi dall’Istat nel mese di settembre del 2011. Un dato che fa riflettere ed è destinato ad aumentare, come rileva la tendenza emersa dalle ricerche svolte dallo stesso istituto negli ultimi anni. Questa consistente fetta di popolazione, formata per oltre il 55% da uomini, è il risultato di una trasformazione sociale che riguarda principalmente l’istituzione familiare. Un’evoluzione portatrice di istanze e problematiche fino a pochi lustri fa ritenute marginali. Oggi i single si sono ritagliati uno spazio proprio nella gestione del tempo libero, nella ricerca di un’abitazione, nel turismo, nei consumi, soprattutto in quelli alimentari, divenendo un nuovo target di riferimento per ricercatori sociali e per gli uffici marketing delle aziende. In questo progetto fotografico d’impronta socio-antropologica, l’autore si è concentrato nella relazione tra single e cibo, analizzata in diverse età dell’uomo, affrontata in differenti storie personali. Tutte le persone riprese sono single per scelta, come la signora Nella, che ha spento 92 candeline, e che si è separata da suo marito quarant’anni fa. Da allora vive in quasi totale solitudine. Oppure Salvatore, settantasettenne benestante che da sempre consuma i pasti preparati per lui da una governante, oppure Remo imprenditore nel settore della cosmesi che porta il suo animo romantico e il suo amore per il tango anche a tavola. Ma ci sono anche studentesse universitarie, impiegati, artisti, appassionati di pasticceria e di musica. Tutti rigorosamente consumatori “monoporzione”.
Emanuela Costantini
[2011]
Six million eight hundred sixty-six thousand. It is the number of single people who live in our country according to the data released by Istat (the national institute for statistics) in the month of september 2011. Statistical data one can’t ignore, and that are likely to grow in the future, since recent studies from the same institute indicate it as a trend. This considerable slice of population, the 55% of which is represented by men, is the result of a deep social change mainly involving the family institution. Such evolution is lending new importance to demands that were considered as marginal issues until few years ago. Nowadays, singles have carved out a space of their own to manage spare time, look for a house, do some tourism and consuming products, mainly food, so becoming a new target for social habits research, and for companies’ marketing offices. The author carried out this project through a socio-anthropological photo session, concentrating on the relationship between singles and food, reviewed in different times of life, and faced in different personal stories. All the people in the shots are single by choice, like Mrs. Nella, who’s just blown out 92 candles, and who parted from her husband forty years ago. Since then, she’s been living in perfect solitude. Or Salvatore, a seventy-seven year old, well-to-do man, who’s always had his meals made by his housekeeper, or Remo, an entrepreneur in cosmetics whose romantic soul cherishes a passion for tango that is clearly displayed on his table at dinner time. But also, there are undergraduates, employees, artists, confectionery and music lovers. All of them, strictly “single portion” consumers.